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Un unico imperativo: l’eccellenza

Da sempre l’obiettivo primario della Sanfeletto è quello di ottenere la massima qualità nel suo Prosecco Superiore Docg.
Il primo segreto per raggiungere ciò è un controllo diretto e minuzioso di tutta la filiera produttiva. Dal lavoro in vigna alla vendemmia, dalla spumantizzazione alla commercializzazione del prodotto finito, alla SANFELETTO ogni processo è eseguito e curato in maniera maniacale.
Fondamentali sono le conoscenze tecniche spumantistiche di Paolo Ceschin, enologo che con decenni di esperienza nella produzione del Prosecco, segue con scrupolosa cura tutte le fasi che portano alla nascita di questi spumanti d’eccellenza.

Un unico imperativo: l’eccellenza

Una natura difficile, domata dalla fatica delle braccia, produce frutti sublimi

La Sanfeletto lavora uve “Glera” di alta collina provenienti dall’area del “Conegliano Valdobbiadene” Prosecco Superiore DOCG, selezionando meticolosamente i migliori vigneti per ottenere un prodotto di massima qualità.
L’uso estremamente limitato di fertilizzanti naturali, il contenimento della resa per ettaro, il faticoso lavoro manuale nella cura del vigneto, la vendemmia esclusivamente a mano, sono solo alcune delle componenti che contribuiscono alla creazione di uve eccellenti.
Le caratteristiche pedologiche dei terreni della zona, come la pendenza, l’esiguo contenuto in sostanza organica, il microclima asciutto, l’esposizione solare e la continua ventilazione fanno il resto.

Una natura difficile, domata dalla fatica delle braccia, produce frutti sublimi SanFeletto Una natura difficile Domata dalla fatica delle braccia Produce frutti sublimi Una natura difficile, domata dalla fatica delle braccia Frutti sublimi Una natura difficile, domata dalla fatica delle braccia, produce frutti sublimi
Enologia: uno sguardo sempre teso al futuro e all’innovazione

La vendemmia e la vinificazione

In cantina, il risultato di questa costante ricerca della perfezione è una combinazione di metodi che uniscono la forza della tradizione alle più innovative tecnologie disponibili nel mondo dell’enologia.
Vale la pena sottolineare per esempio che, dall’arrivo dell’uva in cantina a quando la bottiglia viene tappata, ogni operazione è eseguita in “atmosfera inerte”. L’eliminazione sistematica del contatto con l’ossigeno dell’aria, consente di conservare intatto il patrimonio aromatico dell’uva, nonché ridurre drasticamente l’uso di antiossidanti (solfiti) per la conservazione dei vini Sanfeletto.
Anche la pressatura avviene seguendo logiche innovative, estraendo il succo dell’uva non per pressione ma sottovuoto. Questa nuova tecnica, attuando una spremitura sofficissima, è la sola che permette di ottenere un mosto il più possibile intatto e “pulito”, scevro da sostanze secondarie indesiderate presenti nelle bucce, che conferirebbero grossolane e sgradevoli interferenze al prodotto, compromettendone l’eleganza e la finezza.

La vendemmia e la vinificazione SanFeletto Vendemmia Vinificazione Vendemmia e vinificazione Combinazione di metodi Forza della tradizione La vendemmia e la vinificazione

La fermentazione primaria

Il mostro così ottenuto, viene raffreddato per una notte, allo scopo di sedimentare per gravità le fecce più grossolane. Travasato e inoculato con lievito selezionato, è posto a fermentare in recipienti di acciaio inox termocondizionati, per permettere un costante controllo della temperatura durante tutta la fermentazione. Il giovane vino viene più volte travasato, al fine di ottenere un graduale illimpidimento statico.
Il lievito, una volta trasformato lo zucchero in alcool, lentamente precipita sul fondo del recipiente e muore, dando vita, grazie all’autolisi, a nuove sostanze naturali che concorrono al miglioramento organolettico del vino nonché alla sua conservazione.

La fermentazione primaria SanFeletto Mosto Raffreddato per una notte Travasato e inoculato con lievito selezionato La fermentazione primaria

La creazione delle cuvée

Una volta mature, le varie masse di vino vengono scrupolosamente esaminate sia dal punto di vista chimico che organolettico; in questa fase si attuano i tagli fra le diverse partite per ottenere il massimo risultato qualitativo.
E’ questa la parte più importante e delicata, dove entrano in gioco sapienza, passione e soprattutto esperienza, fattori determinanti per la creazione di grandi cuvée.

La creazione delle cuvée SanFeletto Cuvée La creazione delle cuvée

La presa di spuma

Decise e preparate le giovani “basi”, non resta che trasformarle in ottimo spumante.
Il vino, immesso in autoclave, viene aggiunto di zuccheri e di lievito selezionato per la “presa di spuma” vera e propria.
Con la rifermentazione, all’aumentare del grado alcolico, corrisponde un incremento di pressione, dovuto alla carbonica naturale formatasi che, non potendo uscire a causa del recipiente chiuso, rimane ”intrappolata” nel vino.
Anche questa fase abbisogna di tempo, maestria ed esperienza, in quanto è necessario un sapiente controllo dei parametri di fermentazione, per poter ottenere il massimo risultato.

La presa di spuma SanFeletto Spuma La presa di spuma

Imbottigliamento e maturazione in bottiglia

Una volta pronto, lo spumante viene imbottigliato a freddo e in pressione, per non perdere la naturale vivacità. In questa delicata fase è fondamentale che tutte le operazioni siano eseguite al di fuori del contatto con l’aria onde evitare ogni possibile ossidazione del prodotto.
Ne segue un periodo di maturazione e affinamento in bottiglia. La sosta di qualche mese al buio e al fresco permetterà allo spumante di “ricomporsi” dallo stress dell’imbottigliamento e ricreare equilibrio e armonia.

Imbottigliamento e maturazione in bottiglia SanFeletto Imbottigliamento Maturazione Imbottigliamento e maturazione Maturazione in bottiglia In bottiglia Imbottigliamento e maturazione in bottiglia