Rino
DALLO SFUSO ALLE PRIME BOLLICINE
Negli anni trenta, a Emilio si affianca il nipote Rino, che condurrà poi l’azienda per più di 60 anni.
Sotto la sua guida la cantina inizia a strutturarsi, sviluppandosi e distinguendosi per
quella meticolosa attenzione alla qualità che diventerà il marchio distintivo della Sanfeletto.
A quel tempo il vino si vendeva sfuso, in damigiane di vetro che si riempivano spinandole
da grandi botti di legno, dove veniva conservato.
In quegli anni si cominciavano anche a produrre le prime bottiglie di Prosecco frizzante.
L’imbottigliamento veniva fatto a mano, esclusivamente nel periodo di luna crescente,
precedente la Pasqua. Al risveglio vegetativo, il giovane Prosecco riprendeva la naturale
fase fermentativa, interrotta dai rigori invernali. Al chiuso della bottiglia, i lieviti
naturali trasformavano i pochi zuccheri rimasti in briose e spumeggianti bollicine.
Nasceva così il Prosecco “col fondo” precursore del grande successo del Conegliano
Valdobbiadene DOCG.